Castellina in Chianti è una tranquilla e ricca cittadina di collina che un tempo rappresentò la linea di confine dell’infinita guerra tra Firenze e Siena. Una singolare testimonianza di quel periodo è rappresentata dalla Via delle Volte, una galleria coperta che un tempo faceva parte delle fortificazioni della città. Il vecchio forte, nella piazza centrale, è ora la sede degli uffici municipali.
Il territorio
Il comune di Castellina in Chianti si estende per 99,45 chilometri quadrati sulle colline che separano le valli dell’Elsa, del Pesa e dell’Arbia, ed è interamente compresa nel territorio del Chianti. L’altitudine supera i 600 metri con la Macia Morta e il Monte Cavallaio. La popolazione conta circa 2.500 abitanti; il 30,4% dei lavoratori si occupa di agricoltura (circa metà della terra coltivata è seminata mentre il resto è occupato da vigne e uliveti). Altre attività includono la lavorazione della terracotta, del ferro battuto e del legno.
La storia
La parte più consistente di ritrovamenti archeologici della regione del Chianti sono avvenuti proprio nei pressi di Castellina e l’intero territorio risulta ricco di reperti e di luoghi i cui nomi rimandano direttamente a insediamenti d’epoca etrusca e romana. Castellina viene menzionata per la prima volta nell’XI secolo come possedimento dei nobili del castello di Trebbio e della consorteria dei conti Guidi. In seguito, assunse un ruolo di rilievo nella contesa tra Firenze e Siena che si protrasse per molti anni. Lo sviluppo di Castellina venne favorito dalla sua posizione sulla via più breve che collegava Firenze e Siena tanto che, quando venne fondata la Lega del Chianti, Castellina diventò per un certo periodo il suo centro amministrativo. Alla fine del XIV secolo venne coinvolta nella guerra che vide Firenze opposta all’alleato di Siena, il Duca di Milano. Venne saccheggiata e bruciata al punto che i fiorentini eressero nuove fortificazioni, in gran parte ancora esistenti. L’area costruita all’interno delle mura ha generalmente preservato il suo aspetto originario, con la sola eccezione della chiesa parrocchiale di più recente epoca neo-classica. Il territorio di Castellina è caratterizzato da numerosi castelli, talora appartenuti a dinastie feudali come Monternano, le cui rovine ancora oggi testimoniano il potere degli Squarcialupi. Altre rovine, come quelle di Rencine, ricordano a malapena il piccolo forte che si ergeva al di fuori delle mura di Monteriggioni. Ci sono poi Pietrafitta e Grignano, menzionati nella donazione fatta dal Marchese Ugo all’Abbazia di Marturi nel 998, e la Leccia, poi trasformata in villa-fattoria. Il territorio è inoltre costellato da chiese che hanno mantenuto le tracce della loro originaria struttura romanica: le pievi di Sant’Agnese, di Lilliano e di San Leonino in Conio, la canonica di Rencine e le chiese di Piazza, Ricavo, Monternano, Cispiano, Montanino, Protine e Leccia.